Premessa di Giorgio Agnisola
Subito prende, della poesia di Angelo Cianci, un senso come di tesa e sottilmente drammatica ricerca di sé: una ricerca che si consuma tutta all’interno degli spazi dell’essere, che anzi dell’essere fa il punto di forza e di limite della propria esistenza, di accettazione e di negazione, entro un dualismo ideologico ed espressivo in apparenza lieve, descritto con pudore, in realtà teso, lacerante, inconcluso (…sento bussare / nell’animo mio / il pianto, la speranza, / il grido alla vita / di coloro che cercano / di ritrovare se stessi). Pure, nulla sembra a primo sguardo agitare la superficie del verso, che si snoda leggero, segnato da un timbro sommesso della voce interiore, accorata e trattenuta, mai ridondante, mai esuberante, composta,...